Si chiama Jonathan Galindo il gioco online che avrebbe istigato al suicidio un bambino di soli 11 anni nella città partenopea. Gli inquirenti stanno indagando sulle motivazioni che avrebbero spinto un ragazzo normale a togliersi la vita. Prima di lanciarsi dal balcone di casa, bambino ha scritto un biglietto di scusa alla mamma:”Devo seguire l’uomo col cappuccio“.
Pare sia stato causato da un inquietante gioco sui social network il suicidio di un bambino di 11 anni a Napoli. La giovanissima vittima si è lanciata dal balcone di casa poco dopo la mezzanotte di martedì, 29 settembre 2020, nel quartiere Chiaia della città partenopea dove viveva con la sua famiglia.
Una tragedia inaspettata per un ragazzino normale che non aveva mai accusato nessun disturbo mentale, tanto da spingerlo al suicidio. Ma ben presto spunta una pista direttamente dal web, un’oscura challenge online, denominata Jonathan Galindo.
Undicenne si toglie la vita a Napoli: l’ipotesi della “istigazione al suicidio”.
Dai primi sopralluoghi della polizia, è spuntata una pista inquietante, che condurrebbe all’angosciante ipotesi di un’istigazione al suicidio del bambino napoletano. Ma cos’è il gioco Jonathan Galindo e perché prende di mira i ragazzini?
Chi è Jonathan Galindo, il profilo social che chiede ai ragazzini di “giocare”.
Non è un personaggio reale Jonathan Galindo, quanto il nick di alcuni profili social che inviano richieste di amicizia su Facebook, Instagram e TikTok, con l’intenzione di sfidare gli utenti ad alcune prove a livelli. L’immagine del profilo è rappresenta un personaggio mascherato, vagamente somigliante a Pippo.
Jonathan Galindo è un gioco online conosciuto da tempo negli Usa e sta spopolando anche in Spagna, Germania e in Italia. Il meccanismo è simile a quello del Blue Whale, il gioco online che, solo in Russia, ha causato centinaia di giovanissime vittime.
Suicidio del bambino di 11 anni: prima di morire, scrive un biglietto alla mamma.
La partecipazione alla challenge sul web Jonathan Galindo sarebbe la causa del suicidio del bambino undicenne di Napoli. I profili con questo nome prendono di mira, infatti, molto spesso i ragazzini, a cui lanciano sfide a livelli crescenti.
Prima del folle gesto di lanciarsi dal balcone, il ragazzino suicida ha lasciato un bigliettino, con il quale chiede scusa alla sua mamma, confindandole la sua paura per l’oscuro uomo dal web:
“Mamma, papà vi amo ma devo seguire l’uomo col cappuccio”.