Il maestro Ennio Morricone si è spento nel corso della notte in una clinica di Roma, all’età di 91 anni. Era stato ricoverato per le conseguenze di una caduta nella sua abitazione. Il “Maestro delle colonne sonore” ha voluto scrivere un necrologio di suo pugno come ultimo saluto alla sua famiglia.
Il mondo dell’Arte piange la scomparsa di Ennio Morricone, il grandissimo compositore romano che ci ha incantato con le sue colonne sonore per più di mezzo secolo. L’artista aveva compiuto 91 anni ed era recentemente ricoverato in una clinica di Roma, a causa di una caduta derivata dalla rottura del femore. Il Maestro premio Oscar si è spento nella notte, con quella sobrietà e umiltà che ha sempre caratterizzato la sua persona.
Ennio Morricone è deceduto lasciando dietro di sé una carriera ricca di successi: il suo genio musicale è diventato un icona del Cinema mondiale, siglando collaborazioni con collaborando con registi italiani e stranieri . Nella sua strabiliante attività da compositore ha scritto più di 500 colonne sonore destinate a film e serie TV.
Il suo nome è associato al western all’italiana, grazie al sodalizio con Sergio Leone sin dal suo esordio cinematografico, con la celebre pellicola Per un pugno di dollari. Nel 2007, arriva il meritato premio Oscar onorario alla carriera “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film“.
I funerali di Ennio Morricone si svolgeranno privatamente e “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”. Questo il suo “testamento”e saluto all’Umanità presentato ai media dal suo legale e amico Giorgio Assumma:
Il maestro ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro. Ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività.
Il necrologio di Ennio Morricone scritto di suo pugno:
“Io, Ennio Morricone, sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta , amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata : non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima) . A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio“.